7.22.2010

fine di un ciclo

dal 2 agosto

7.07.2010

the last, but not the least...

... anzi!
sul prossimo numero di cinem'art ne vedrete delle belle.
current tv, il buon cinema italiano, migliori film della stagione 2009/2010 al box office, migliori film secondo noi (ed eventuali delusioni)...
e poi ancora cinema e lavoro, i blues brothers, un omaggio doveroso al "corpo" dennis hopper, gli orchi buoni dell'arte e del cinema...
e ancora dusan makavejev, the pacific, i calibro 35, h. r. giger, l'ipad e filippo bologna...

e una copertina che, logicamente, chiuderà un ciclo...

6.10.2010

ciao aldo

lo abbiamo saputo quando il numero era ormai in stampa. aldo vittorini (di cui troverete un'intervista a cura di carmen maffione nel numero in edicola) si è spento il 28 maggio. cinem'art n.21 è dedicato a lui, una persona splendida e combattiva, con moltissime storie (e che storie) alle spalle che abbiamo avuto il piacere e l'onore di ascoltare per un'ultima volta.

grazie per il tuo tempo, aldo, e buon viaggio...

5.28.2010

cinem'art n21

dal 9 giugno

5.27.2010

lost in lost

lunedì 31 maggio, su fox, andrà in onda il finale di "lost" doppiato, ma in molti avranno già visto l'ultima puntata di una delle serie più controverse degli ultimi tempi lunedì 24 maggio: alcuni avranno preferito mettere la sveglia all'alba e gustarsela in originale, altri hanno atteso la versione sottotitolata delle 22.

da martedì a oggi - e chissà per quanto altro ancora - la rete è stata popolata dai commenti dei vari fan, divisi sulla serie e sul finale, e innumerevoli interpretazioni possibili da condividere, su cui dibattere e scervellarsi fino al resto dei nostri giorni.

sul prossimo numero di cinem'art emanuele rauco ha dedicato la sua rubrica proprio alla storia di "lost", ai suoi emuli - se ce ne sono - e a ciò che faranno d'ora in poi abrams, lindelof e cuse.

certo è che "lost" è stata una rivoluzione delle serie televisive e speriamo vivamente che il suo successo possa aprire nuove strade e diverse prospettive per le serie future.
nel bene e nel male "lost" è stato importante. c'è chi lo ha abbandonato, stancandosi dei vari misteri e di certi episodi che sembravano scritti dagli sceneggiatori di "boris", chi invece lo ha seguito per affetto, chi lo ha sempre amato.

e voi cosa ne pensate? cosa vi ha lasciato? quali sono state le vostre impressioni post-"the end"?

5.25.2010

jafar panahi liberato

... e questa è una buona notizia

5.24.2010

a proposito di invisibili

la nostra inchiesta toccherà lidi internazionali. per uno sguardo più approfondito e molto accurato sul cinema invisibile italiano vi rimandiamo alla lettura di "gli invisibili" (libro+dvd, edizioni kaplan, 12 €), a cura di vito zagarrio.
consigliato per non perdere le radici con la nostra identità e per far emergere, attraverso il nostro sguardo, un cinema degno d'attenzione come quello che giace nel sottobosco italico. una risposta militante a un sistema culturale sempre più deprecabile.





4.22.2010

gli invisibili

giusto un'anticipazione per cinem'art n.21
la videa-cde, fortunatamente, distribuirà nelle sale italiane "the road", il film di john hillcoat
tratto dall'omonimo straordinario romanzo di cormac mccarthy.




il motivo per cui il film, presentato all'ultima mostra del cinema di venezia, ha tardato così tanto a uscire nel nostro paese riguarderebbe il contenuto "troppo cupo e deprimente per il pubblico italiano".

se vediamo bene nelle sale circolano film ben più deprimenti e idioti di un prodotto come "the road", di cui sempre nel numero 21 parleremo.

sapete ad esempio quanti registi italiani decisamente più idonei alla settima arte di quelli presenti in circolazione navigano nelle acque dell'"indipendente" (quello vero però, che non ha nulla a che vedere con l'"indipendente" sfoggiato da alcuni festival cinematografici che di "indipendente" non hanno proprio niente) e negli oceani sconfinati dell'invisibile?

recuperate le opere di corso salani, solo per fare un nome, e vi accorgerete che nei suoi film c'è molto più cinema di quanto ce n'è in quei panettoni paratelevisivi dalla bandiera tricolore che proiettano ogni sera nei nostri cinema.

polemiche a parte, ecco tre film invisibili di cui ci occuperemo:



alcuni casi, come il film di romero (il cui "diary of the dead" è uscito solo al nuovo cinema aquila di roma), danno parecchi spunti di riflessione.

a corredo di tutto questo, completerà l'inchiesta/speciale un articolo sugli altri film ancora "invisibili", di cui forse parleremo approfonditamente più avanti.

4.16.2010

cannes 2010

luchetti unico italiano in concorso
e poi mikhalkov, tavernier, kitano, inarritu e leigh
dispiaciuto per l'assenza di malick (forse a venezia?) e schnabel
da segnalare nella sezione "un certain regard" la presenza di manoel de oliveira (classe 1908!)con il film "angelica"
con piacere sottolineo la presenza di jafar panahi tra i giurati: una bella mossa politica.